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Mer, Ott

Sicurezza Lavoro

Spesso nelle cronache nazionali e nei telegiornali che ci accompagnano nel corso di tutta la giornata si parla degli incidenti e degli infortuni avvenuti sul luogo di lavoro e di quanto l’incidenza di questa tipologia di eventi sia ancora alta e preoccupante nella nostra Penisola.

Nonostante si possa pensare a lavori pericolosi o usuranti quando si tratta un tema delicato come gli incidenti sul lavoro, la legislazione italiana comprende nell’intera categoria tutti gli eventi di carattere dannoso che riguardano il lavoratore che obbligatoriamente è coperto dall’assicurazione instaurata tra l’INAIL e il proprio datore di lavoro.

Ecco come reagire in caso di incidente sul lavoro ?

In Italia l’obbligo assicurativo contro gli infortuni sul lavoro e contro quelle che vengono definite malattie professionali è previsto per i datori di lavoro dal Decreto del Presidente della Repubblica 1124/65, e fondamentale per il funzionamento del rapporto assicurativo è l’attività svolta dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) che si configura come un ente pubblico sotto le direttivo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del governo italiano.

La legge italiana prevede e distingue numerose categorie di infortuni o incidenti sul lavoro, è bene dunque analizzarle assieme e comprendere quali sono i propri diritti da lavoratore e quali sono le azioni da mettere in campo nello sfortunato caso in cui avvenga un evento dannoso sul proprio luogo di lavoro.

Obblighi del lavoratore e del datore di lavoro

Prima di vedere in dettaglio quali sono le varie tipologie di infortuni sul lavoro riconosciute dalla legge italiana e quali sono le indennità prevista per ciascun caso, è necessario stabilire gli obblighi da ottemperare sia da parte del lavoratore sia da parte del datore di lavoro.

In particolare il lavoratore che ha subito un evento dannoso sul posto di lavoro è dovuto a darne immediata notizia al proprio datore di lavoro, pena la perdita dell’indennità economica prevista per i giorni in cui il datore di lavoro non era a conoscenza del fatto, seguita dalla consegna dei certificati e delle visite mediche opportune effettuato in Pronto soccorso.

Dall’altra parte il datore di lavoro è dovuto a compilare la richiesta di visita medica di infortunio e all’accompagnamento del lavoratore presso l’ambulatorio territoriale dell’INAIL. Se la prognosi del lavoratore infortunato attesta che non è guaribile entro tre giorni, il datore di lavoro è obbligato a denunciare il fatto sia all’INAIL sia all’autorità di pubblica sicurezza.

Tipologie di infortuni e incidenti sul lavoro

Prima tipologia di incidente riconosciuto in Italia per i lavoratori è l’infortunio in itinere, ossia l’incidente che deve essere necessariamente accaduto mentre il lavoratore si recava o tornava dal proprio luogo di lavoro. E’ altrettanto necessario che l’incidente sia avvenuto durante il classico tragitto dalla propria abitazione al luogo di lavoro senza alcune deviazione non prevista o verso il proprio luogo di lavoro e quello di consumazione dei pasti come la mensa aziendale. Superfluo è aggiungere che non è previsto alcun indennizzo nel caso in cui l’incidente sia stato causato dall’abuso di alcolici, psicofarmaci o stupefacenti.

Per danno biologico si intende invece un evento gravoso e dannoso verso la propria integrità psicofisica calcolata secondo una percentuale di menomazione psicofisica stabilita dal medico specialista. In casi più gravi se il danno biologico ha causato la morte del lavoratore, l’indennità spetta agli eredi secondo le normali norme vigenti in Italia.

Si parla invece di malattie professionali quando la lesione subita è dovuta alla lunga esposizione ad un fattore di rischio a cui è sottoposto il lavoratore nel proprio luogo di lavoro come può essere l'inalazione prolungata di sostanze tossiche o la perdita di efficienza di alcune articolazioni nel caso di lavori manuali pesanti. In alcuni casi basterebbero semplici precauzioni, come indossare abbigliamento antinfortunistico acquistabile anche online.

Tipologie di indennità da parte dell’INAIL

Successivamente alla classificazione generale delle forme di infortunio o incidente che può avvenire sul proprio luogo di lavoro, è necessario analizzare le varie tipologie di indennità prevista da parte dell’INAIL e pagate al lavoratore leso nella propria salute.

Nello specifico in caso di infortunio temporaneo l’INAIL provvede ad erogare un’indennità temporanea dal quarto giorno di infortunio fino alla guarigione clinica pari al 60% della retribuzione media giornaliera a patto che la stessa indennità non sia cumulabile con altre tipologie di indennizzo previste dall’INPS quali quella di malattia, di maternità, sanatoriale e cassa integrazione.

Nel caso in cui l’indennizzo sia di natura permanente a causa di un danno biologico riconosciuto con una determinata percentuale di inabilità permanente, il rimborso economico che si ha diritto ad ottenere è rapportato e calcolato sulla base della percentuale di inabilità specificata dal medico specialista.

Nei casi più gravi che hanno portato alla morte del lavoratore, è previsto un indennizzo ai superstiti pari al 50% al coniuge fino al nuovo matrimonio, al 20% per ogni figlio e di 26% se i figli frequentano un’università. In mancanza di coniuge e figli il 20% dell'indennità è riconosciuto ai fratelli o alle sorelle del defunto.

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