Il contratto di lavoro a progetto, meglio conosciuto come contratto di collaborazione, è un particolare tipo di contratto di lavoro che ha completamente sostituito i precedenti contratti di collaborazione coordinata e continuativa. In pratica nel contratto di lavoro a progetto sono state introdotte delle nuove norme a tutela del lavoratore, come la norma che prevede assenze per malattia e/o infortunio...
Contratto di lavoro a progetto
Fino a un mese o a un sesto della durata del rapporto di lavoro, oppure la sanzione della conversione a tempo indeterminato se il giudice accerta la mancanza del progetto e dei requisiti di autonomia lavorativa a eccezione dei contratti di collaborazione nella Pubblica Amministrazione, i quali in nessun caso possono essere convertiti in contratti a tempo indeterminato attraverso un provvedimento del giudice del lavoro.
Contratto di lavoro a progetto - Caratteristiche
Il contratto di lavoro a progetto è frutto di una trattativa privata tra il dipendente e il datore di lavoro in cui le due parti non sempre hanno lo stesso potere contrattuale. Il sindacato non è poi presente alla trattativa e non esiste un salario orario minimo che deve essere corrisposto al lavoratore. In questo modo il lavoratore non gode di alcun diritto sindacale all'interno dell'azienda.
Il contratto di lavoro a progetto ha alla base uno o più progetti specifici che devono essere gestiti in modo autonomo dal lavoratore in funzione del risultato finale. E' comunque irrilevante il tempo impiegato dal lavoratore per l'esecuzione della prestazione e non vi è alcun vincolo di subordinazione tra il datore di lavoro e il lavoratore. E' necessario solo un coordinamento con il committente che appunto non è da confondere con la subordinazione. Inoltre il contratto di lavoro a progetto deve prevedere l’indicazione della durata che deve essere determinata o determinabile.
Il contratto di lavoro a progetto non prevede l'esclusività del rapporto di lavoro fra datore e lavoratore autonomo, salvo perse previsioni contrattuali. Spesso infatti il lavoratore autonomo può avere in corso più di un contratto di lavoro a progetto per persi datori di lavoro. Con il contratto di lavoro a progetto è quasi sempre presente il vincolo di riservatezza che impedisce al lavoratore di poter divulgare liberamente i contenuti del rapporto contrattuale in essere e del lavoro svolto.
Contratto di lavoro a progetto - Maternità, ferie e malattie
Nel contratto di lavoro a progetto in caso di maternità se da una parte è espressamente prevista la facoltà, quindi non l'obbligo, per la lavoratrice in stato di gravidanza di astenersi dal lavoro prima e dopo il parto, godendo della sospensione del contratto e del mantenimento del posto di lavoro, la brevità del contratto di lavoro a progetto potrebbe spingere la lavoratrice a scegliere di celare la gravidanza o comunque di non abbandonare il posto di lavoro finché ciò le è materialmente possibile.
La lavoratrice, dietro presentazione di idonea certificazione scritta, può chiedere e ottenere la sospensione del contratto di lavoro a progetto per un periodo massimo di 180 giorni, salvo una più favorevole disposizione del contratto individuale. La collaboratrice ha diritto a un'indennità di maternità per i due mesi che precedono la data presunta del parto e i tre mesi che lo seguono, a condizione che abbia versato all'INPS la contribuzione per almeno tre mesi nei dodici mesi precedenti il parto. In questo caso non ha diritto ad alcun compenso, ma può solo chiedere e ottenere una proroga del contratto di lavoro a progetto. Ciò rende ancora più difficile la condizione di quelle lavoratrici che svolgono lavori con contratto di lavoro a progetto solo per alcuni periodi dell'anno.
Sempre in ambito di maternità, va ricordato che le lavoratrici con contratto di lavoro a progetto godono di tutele quali l'astensione facoltativa dal lavoro (per un periodo massimo di tre mesi e fino al primo anno di vita del bambino), mentre non godono di congedi parentali o di permessi per malattia per il minore. In pratica è così possibile che la nascita di un figlio potrebbe anche comportare la cessazione o la riduzione dell'impegno lavorativo.
Una "clausola di preavviso" di solito è inserita nel contratto di lavoro a progetto e autorizza il datore a terminare il contratto con uno o più mesi di preavviso, senza specificare il motivo e senza giusta causa. Vi è quindi un maggiore rischio di cessazione del contratto di lavoro a progetto per eventuali assenze dal lavoro dovute a ferie, malattia, infortunio, maternità.
Ricordiamo poi che i giorni di assenza con un contratto di lavoro a progetto non sono retribuiti. Nel caso di impossibilità a svolgere il servizio lavorativo, dovuta a cause indipendenti dal lavoratore, questi pur essendo a disposizione non percepisce alcun tipo di retribuzione. Specularmente, con il raggiungimento degli obiettivi pattuiti, vi è l'obbligo da parte dell'azienda di pagare i corrispettivi concordati a prescindere dall'impegno prestato. Il contratto di lavoro a progetto può essere rinnovato infinite volte.
Contratto di lavoro a progetto - Lati negativi
Nel contratto di lavoro a progetto il compenso è spesso legato al raggiungimento degli obiettivi e non all'ammontare di ore spese nel rapporto di lavoro. Infatti il contratto di lavoro a progetto contiene un compenso lordo comprensivo di tasse, contributi INPS e assicurazione, la cui modalità di erogazione non è necessariamente mensile, ma lasciata alla libera determinazione delle parti.
Il compenso può riguardare anche un anno di lavoro e può essere erogato in una singola tranche a conclusione del rapporto di lavoro. Ovviamente il contratto di lavoro a progetto non prevede il versamento di mensilità ulteriori come la tredicesima e il trattamento di fine rapporto. In caso poi di fallimento del datore di lavoro i lavoratori con contratto di lavoro a progetto non hanno accesso al fondo nazionale di garanzia.
In ultimo, ma non meno importante con un contratto di lavoro a progetto è molto più difficile accedere a pagamenti di tipo rateale.