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Gio, Nov

Materiale Edile

La vite è una delle invenzioni ad oggi più utili e con un campo di utilizzo tra i più vasti. Basta pensare che si tratta del sistema di unione più diffuso al mondo, grazie anche al fatto che è smontabile, una caratteristica che le ha permesso di essere di gran lunga preferita ad altri sistemi come la saldatura o gli adesivi.

Inizialmente nascono come modelli molto semplici e con poche variazioni, ad oggi invece ne esistono tantissime tipologie che vengono usate quotidianamente in vari ambiti professionali, come ad esempio in edilizia e nei lavori di tipo meccanico per unire più oggetti tra di loro.

Ma vediamo nello specifico com’è composta una vite e quali sono i modelli più importanti in base al loro utilizzo.

Le viti per legno, cartongesso e metallo.

Le viti sono oggetti con forma cilindrica con cui è possibile fissare uno o più oggetti tra loro grazie a una filettatura.

Sono costituite da 3 parti, ovvero la testa, la parte superiore grazie alla quale è possibile esercitare forza con un utensile attraverso un’impronta, il gambo di forma cilindrica, che può essere interamente o parzialmente filettato e infine la punta, che costituisce la sua parte finale.

Come abbiamo già detto, esistono tantissimi modelli di vite, divise principalmente in base all’uso per cui dovranno essere utilizzate. In particolare, tra le più adoperate abbiamo le viti per legno e quelle per cartongesso, per lo più realizzate in zinco o acciaio inossidabile, con un diametro piuttosto piccolo e l’estremità appuntita.

Rientra in questa categoria ad esempio la vite a testa svasata, ovvero con la testa che entra completamente nel pezzo da avvitare. Queste sono tra le viti più utilizzate per realizzare lavori di carpenteria e altri lavori professionali ed è importante per la riuscita di un buon lavoro affidarsi solo a rivenditori di prodotti professionali e sicuri.

Infine, molto utilizzate sono anche le viti per metallo, che possono essere realizzate in diversi materiali, ma l’acciaio resta comunque quello più comune.

In questo caso, questi prodotti sono disponibili in diverse lunghezze e vengono creati per essere inseriti in fori già dotati di filettatura interna. Sono in genere viti molto robuste e resistenti al taglio, alle alte temperature e allo strappo.

Viti per lamiera e per calcestruzzo

Le viti per lamiera sono diverse, ma tutte risultano particolarmente resistenti. Assomigliano come filettatura a quelle per il legno, quindi bisogna stare attenti a non confonderle. In particolare, in questo caso abbiamo viti a punta conica da utilizzare per lamiere sottili e a punta arrotondata o piatta per quelle spesse.

Per quanto riguarda invece le viti per calcestruzzo, queste sono modelli speciali studiati appositamente per l’edilizia, disponibili in diverse misure e materiali. Sono però in genere piuttosto lunghe, con punta piatta e filettatura spessa.

Sono molto resistenti e possono essere utilizzate senza tassello. Questo perché spesso sono autofilettanti, ovvero riescono a farsi spazio nel cemento incidendo la filettatura nel foro. Sono in genere usate per fissare supporti pesanti a pareti in cemento armato



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