I controsoffitti sono uno dei pilastri dell'edilizia, fondamentali sia per il contenimento acustico dei locali che per il loro look. Vediamo allora quali sono le caratteristiche vantaggiose o svantaggiose, la tecnica di applicazione e le tipologie più in voga in questo periodo.
Tutti i segreti dei controsoffitti moderni: tra novità e tradizione
Sempre più spesso architetti, designer e proprietari scelgono come soluzione una controsoffittatura grazie ai suoi vantaggi sia pratici che estetici. Un controsoffitto è utile per nascondere impianti, occultare imperfezioni del soffitto o ridimensionare degli spazi troppo alti; inoltre è una scelta perfetta per assicurare un comfort termo-acustico agli ambienti.
Vantaggi e svantaggi di un controsoffitto
Innanzitutto capiamo che cos'è quest'opera edile. Si tratta di una struttura piana leggera, collegata all'intradosso del solaio, o più semplicmeente al soffitto, il cui risultato immediato è una riduzione dello spazio verticale di un vano. Analizziamo ora vantaggi e svantaggi di questa soluzione. Cominciamo con i primi.
- Isolare l’ambiente. Il controsoffitto riesce ad isolare sia termicamente che acusticamente la stanza in cui viene applicato, grazie al materiale coibente presente nell’intercapedine. che attutirà i rumori e ridurrà la dispersione di calore tra un piano e l'altro, preservando sia il silenzio che il calore di ogni ambiente.
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- Nascondere gli impianti. Questo permetterà anche di intervenire sui fili, sullele tubature, e sugli impianti di condizionamento, senza coinvolgere i muri di casa in caso di guasti o di rifacimento di impianto elettrico.
- Rinnovare l'aspetto degli ambienti. Per rifinire l'atmosfera e l'architettura della propria casa, molti scelgono di integrare il sistema d'illuminazione nella controsoffittatura, installando controsoffitti con faretti a led direttamente nella struttura.
Proseguiamo con gli svantaggi; uno in particolare:
- Riduzione dell'altezza. Prima di decidere d'installare un controsoffitto, bisogna aver analizzato bene la situazione degli spazi e aver calcolato bene le misure degli ambienti. Questa struttura è infatti un'arma a doppio taglio poiché può essere adatto in alcune circostanze ma controproducente in altre. Le altezze minime da rispettare sono: 2,70 m per gli ambienti abitabili e 2,40 m per corridoio e disimpegno.
Attenzione: i controsoffitti devono rispettare i Requisiti Marcatura CE (regolati dalla UNI EN 13964:2007) circa la sicurezza in caso di incendio, la resistenza statica e dimensionale (capacità portante e resistenza a flessione), l’acustica (isolamento e assorbimento acustico), l’isolamento termico e la sicurezza igienica e ambiente (assenza rilascio di formaldeide e/o altre sostanze pericolose, assenza rilascio amianto).
Come realizzare un controsoffitto
Da non sottovalutare è una corretta messa in posa e la scelta di una lastra idonea. Un controsoffitto può sì essere realizzato su di un qualunque supporto, ma ognuno necessita di accorgimenti propri. Si può realizzare un’adeguata struttura metallica, modulata in funzione delle dimensioni degli ambienti, cui vengono fissate le lastre. Buona norma sarebbe inserire prima nell’intercapedine del materiale isolante. La messa in posa dei pannelli dovrebbe essere effettuata perpendicolarmente alla struttura cui vengono fissate, ma è realizzabile anche una posa parallela ad essa.
I principali componenti di un controsoffitto sono:
- struttura portante;
- sistema di fissaggio superiore;
- sospensione;
- elemento di supporto;
- membratura del soffitto;
- cornice perimetrale;
- pannellature.
Il primo e l'ultimo sono però, in fin dei conti, gli elementi indispensabili.
La struttura portante può essere di metallo o di legno e deve rispettare elevati standard statici e antisismici. La Ventatec di Knauf AMF Italia, grazie ad un sistema modulare universale, permette di realizzare strutture a click o a gancio veloci e solide ma elastiche. Oppure la struttura in alluminio a sospensione Fonology della Aresline che, fissata al soffitto con cavi d'acciaio, garantisce estrema libertà di composizione tra i pannelli.
Esistono controsoffitti di diversi materiali e tipologie: dai semplici pannelli alle doghe, dalle lamelle ai grigliati o cassettoni. Possiamo trovare controsoffitti in legno, in gesso (semplice, rivestito o fibrorinforzato), in fibra minerale rinforzata o in metallo.
Tipologie di controsoffitti
Essi possono essere in aderenza, sospesi o autoportanti.
Il primo è costituito da una struttura metallica, fissata alla soletta mediante appositi ganci su cui si poggiano le lastre; invece la soluzione sospesa consiste in un sistema di elementi di pendici in acciaio che partono dal solaio del piano superiore e reggono l’orditura metallica. Infine, i controsoffitti autoportanti hanno un’anima metallica che non si poggia al soffitto, ma alle pareti perimetrali.
La sottostruttura può essere a vista, nascosta o seminascosta: dipende dai giunti di connessione e dalla natura die controsoffitti (chiusi, aperti, non ispezionabili o ispezionabili).
- chiusi non ispezionabili possiedono guide nascoste e fughe tra giunti che ne impediscono l'ispezionabilità.
- ispezionabili con profili a T rovesciata su cui si poggiano pannelli modulari smontabili e con botole di ispezione che rendono ideale la pesenza degli impianti.
Controsoffitti in cartongesso
Con questo amteriale è possibile realizzare strutture sospese e ispezionabili che ben distribuiscono luce e isolano acusticamente e termicamente.
La realizzazione è semplice ed efficace e può essere portata a termine tramite strutture metalliche a vista oppure nascoste.
I profili in lamiera per la sospensione sono adattabili ad ogni tipo di pannello, sono a "T" (ma anche ad L, C e per vallette ad F) con montaggio a sormonto e con elevata resistenza a trazione e antisismici.
A tal proposito, Siniat è l'unico produttore ad aver eseguito studi sul comportamento dei cotnrosoffitti in caso di terremoto e da queste analisi ne è uscita una lastra in catongesso antisismica.
Controsoffitti in legno
Essi sono composti da una struttura portante fissata alle pareti e al soffitto. I pannelli in legno vengono prima fissati su orditure non più visibili, una volta ancorati alla struttura. Se si tratta di doghe, esse vengono fissate alla struttura portante tramite un sistema a scatto che le rende facilmente rimovibili in caso di bisogno.
I controsoffitti in legno possono essere ispezionabili e non (dipende dalla natura rimovibile o meno dei pannelli). Numerosi sono i motivi per cui si può scegliere di utilizzare delle controsoffittature in legno.
Da un lato, vi è la piacevolezza estetica; dall' altro il fatto che le strutture in legno sono particolarmente adatte per ospitare impianti di illuminazione, climatizzazione e filodiffusione, oltre ad una grande dote di isolante acustico (soprattutto se integrato ad altri materiali come il polistirene, la lana di canapa).
L'azienda Oberflex propone controsoffitti in legno dal grande valore estetico che assicurano un’elevata resistenza della superficie all’abrasione e all’esposizione ai raggi UV.