E' recente la notizia per cui il mobbing sul lavoro non è un reato perseguibile a livello penale.
Denunciare mobbing sul lavoro
Per chi ancora non fosse a conoscenza del termine, il mobbing sul lavoro è quella pratica, sviluppatasi molto negli ultimi anni, per cui i capi o gli stessi colleghi di lavoro perseguono sistematicamente il lavoratore emarginando e abbassando l'autostima del soggetto fino al licenziamento o allo stress psicologico costante.
Le cause del Mobbing sul lavoro possono essere infinite: la semplice antipatia, l'eccessiva bravura nel proprio ambito o, al contrario, la negligenza sul lavoro, la volontà di licenziare dei capi senza incorrere in sanzioni, trovare un capro espiatorio nell'ufficio per problemi vari e altri centinaia e centinaia di casi e motivazioni.
Il Mobbing sul lavoro viene suddiviso in due diverse categorie, il Mobbing verticale, cioè quello di un superiore nei confronti di un dipendente, il più delle volte con il fine ultimo del licenziamento, e quello orizzontale, cioè protratto dagli stessi colleghi della vittima, per le più disparate ragioni.
Accusa qualcuno di Mobbing sul lavoro ora come ora è un'impresa ardua e difficoltosa, calcolando che è già difficile di per sè dare prova di abusi che fin troppo spesso sono comunque celati, ambigui e facilmente difendibili. Inoltre devono essere durati per più di sei mesi, avendo come fine il licenziamento e dopo aver causato un qualche problema psico-fisico tangibile.
Proprio in questi giorni la Cassazione si è espressa sulla questione delicata del Mobbing sul lavoro ribadendo che non può essere perseguito penalmente ma solo civilmente. Nonostante nel 2000 una delibera del Consiglio Europeo abbia imposto a tutti i paesi partecipanti di dotarsi di normative e leggi anti-mobbing, in Italia attualmente non esiste una vera e propria regolamentazione per questo fenomeno sul piano penale. Per questo può essere intrapresa solamente la via civile richiedendo i danni per gli abusi ricevuti.
La Cassazione però ha anche sottolineato il divieto per dirigenti e datori di lavoro di imporre il proprio potere sui lavoratori, mantenendosi comunque sempre nel limite dei diritti imprescindibili dell'individuo, cercando di assicurare sempre serenità sul luogo di lavoro e rispetto per le persone di qualsiasi tipologia.