Gli italiani della nuova emigrazione, i figli della Grande crisi che abbandonano il Belpaese per sfuggire all’onda della recessione, hanno creduto che bastasse declinare il sogno americano in favore del Paese asiatico per trovare quelle opportunità che la loro terra d’origine non gli ha offerto. E così a migliaia si sono trasferiti in Cina: soprattutto tra i trenta e i quarant’anni, ma anche giovani neolaureati, artisti e creativi.
Italiani in Cina: il nuovo esodo
Si sono riversati nelle metropoli più dinamiche e in fermento: oltre 2.500 nella sola Hong Kong, altri 2.300 a Shanghai e più di 1.000 a Pechino.
Secondo le statistiche dell’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), gli italiani che vivevano e lavoravano stabilmente in Cina alla fine del 2012 erano all’incirca 7.000, un numero che si è più che triplicato in cinque anni e che sfugge completamente a qualsiasi censimento: dati a riguardo sono difficili da reperire dal governo cinese.
«La Cina ci ammira per il nostro gusto, per il nostro mangiar sano e per il nostro saper vivere», dichiara il console italiano di Canton, Benedetto Latteri «non è attratta solo dai prodotti made in Italy, ma da uno stile di vita tutto italiano, che vuole comprendere e mettere in pratica».
Fonte: espresso.repubblica.it