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Sab, Mag

Ristrutturazione

Il termine ristrutturare significa rinnovare, rifare, riadattare una struttura secondo nuovi criteri che sappiano renderla più efficiente e funzionale. Una definizione tutt’altro che impersonale quando accostata alla parola casa, capace di evocare subito un luogo accogliente, sicuro e familiare. L’azione di ristrutturare casa è un’esperienza immersiva, gratificante, ma anche impegnativa. Se il livello di coinvolgimento per i futuri proprietari dell’abitazione rimane sempre lo stesso, non tutte le ristrutturazioni sono uguali e interessano allo stesso modo l’edificio: esistono infatti ristrutturazioni edilizie e ristrutturazioni d’interni che, per quanto abbiano entrambe come risultato la trasformazione di uno spazio, di una struttura, lo fanno focalizzandosi su diversi aspetti d’intervento. Ma non solo, come analizzeremo tra poco.

 

Cosa si intende per ristrutturazione edilizia

Processo complesso e completo, la ristrutturazione di una casa è a tutti gli effetti un’opera edilizia che comporta modifiche sostanziali alla struttura o agli impianti della proprietà. Agendo in questo modo si intende migliorare l’efficienza, la funzionalità e l’aspetto generico dell’ambiente, il tutto ripensando e riorganizzando gli spazi per adattarsi alle esigenze di chi poi occuperà l’abitazione.

Tra gli interventi che possono coinvolgere la ristrutturazione, soggetti anche a diversi incentivi, ci sono le modifiche alla struttura portante (come la sostituzione o il rinforzo di fondamenta, muri, tetti, ecc.); l’ampliamento dell’edificio per creare nuovi spazi abitativi o funzionali; la sostituzione o l’aggiornamento degli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento; e infine la ristrutturazione completa di una serie di spazi come cucina, bagni, soggiorno, camere e altre aree per ottimizzare in un secondo momento la disposizione degli elementi.

Restyling: la rivoluzione che nasce dall’interno

Proprio in questa seconda fase si può parlare di ristrutturazione d’interni o restyling. Se nello step della ristrutturazione bisogna affidarsi totalmente nelle mani di esperti e permettere alla fantasia di galoppare diventa complicato, nel progetto di ristrutturazione d’interni il parere di chi un giorno nella casa ci abiterà conta moltissimo e sarà preso in considerazione dagli interior designer per trovare il giusto stile, arredo, materiali, colori, elementi decorativi e l’illuminazione ottimale per creare l’atmosfera voluta dal cliente. L’aspetto estetico dunque viene posto in primo piano, mentre le modifiche strutturali non sono significative. Ecco cosa può essere incluso in un intervento di ristrutturazione d’interni: ridipingere le pareti con colori più moderni o audaci ravvivando l’abitazione, sostituire vecchi mobili con pezzi di design più contemporanei, optare per nuovi tessuti e materiali per tende, cuscini, tappeti. E ancora: riconsiderare la disposizione dell’arredamento in base allo spazio disponibile, così da creare un ambiente più funzionale e valorizzato in ogni suo angolo. Dettagli e accessori sono aspetti da non sottovalutare in fase di restyling: è da questi elementi che è possibile captare la vera personalità degli occupanti.

Se è vero che ristrutturare gli interni sembra non coinvolgere gli spazi esterni, in realtà lo è solo in parte: giardini, terrazzi e cortili rientrano nella competenza di chi si occupa del restyling. Del resto anche quest’ultime sono zone che devono restare in linea con il tema scelto per il resto della casa, essendo strettamente collegate agli ambienti interni, loro naturale prosecuzione.

Ristrutturazioni a confronto

Ricapitolando, ristrutturare casa è un progetto su larga scala in cui collaborano figure come architetti, ingegneri e imprese edili per affrontare aspetti strutturali e impiantistici. Una ristrutturazione d’interni invece rappresenta un processo più mirato e focalizzato sull’arredamento e decorazione della parte interna dell’edificio, avvalendosi di arredatori e designer.

L’obiettivo di una ristrutturazione edilizia è aumentare il valore dell’immobile e risolvere problemi strutturali, mentre il restyling si concentra sull’estetica e sulla funzionalità degli spazi interni, con l’intento di creare ambienti belli, confortevoli e pratici. La decisione se procedere in una direzione o in un’altra va in base alle priorità e allo stato in cui versa l’edificio: se presenta problemi strutturali o è obsoleto, meglio ristrutturarlo, altrimenti se già è in buone condizioni ma si vuole dargli un tocco di freschezza, optare per il restyling potrebbe essere la soluzione più adatta. Di solito ristrutturare casa richiede più tempo e investimenti di una ristrutturazione d’interni, e possono cambiare anche i tipi di permessi necessari a procedere con gli interventi: di solito, quando si intendono effettuare modifiche strutturali importanti, servono approvazioni più complesse, soprattutto se si tratta di condomini o ci si trova in zone che potrebbero essere sottoposte a particolari vincoli. Entrambi rappresentano approcci che si prefiggono di modificare gli spazi abitativi, migliorando la qualità di vita di chi andrà ad abitarci, e non è raro che entrambi vengano messi in pratica sullo stesso edificio, a poca distanza l’uno dall’altro.



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