fbpx
01
Mer, Mag

Cappotti termici

Ristrutturazione

State cercando un metodo efficiente per isolare termicamente la vostra abitazione? Avete sentito parlare dei cappotti termici ma non sapete cosa sono? Seguiteci in questo articolo e scoprirete tutti i vantaggi e gli svantaggi di installare dei cappotti temici direttamente a casa vostra.

Cappotti termici: curiosità e consigli

Circa il 40% dei consumi energetici è destinato al riscaldamento degli edifici e fino ad un terzo dell’energia termica prodotta va persa a causa dell'involucro mal protetto dell'edificio, ma l’installazione di opportuni sistemi di coibentazione e isolamento termico, come i cappotti termici, permettono di diminuire le perdite di energia per il riscaldamento di oltre il 60%, risparmiando così soldi e salvaguardando l’ambiente.

Cappotti termici – di cosa si tratta?

La tecnica dei cappotti termici è una delle soluzioni maggiormente utilizzate e tra le più efficaci per la coibentazione termica e acustica delle pareti di un edificio. I cappotti termici sono dei pannelli che consentono di isolare termicamente l’interno dell’abitazione garantendo una minore dispersione di calore durante i mesi invernali o di aria fresca nei periodi estivi, migliorando l’efficienza dei sistemi di riscaldamento e di raffreddamento installati a casa visto che si potranno mantenere la temperatura con il minimo dispendio energetico.

I cappotti termici proteggono anche i muri stessi dai danni provocati dagli agenti atmosferici rallentando la degradazione della superficie nel tempo.

Cappotti termici - accorgimenti

Prima di procedere all’installazione di cappotti termici, vi consigliamo di farvi fare dei preventivi da vari professionisti del settore: faranno un sopralluogo della casa e vi proporranno le varie soluzioni da poter adottare. Conviene, inoltre, far scattare un’immagine termografica del proprio edificio, evidenziando così la temperatura di ogni sezione dell’edificio.

Una delle prime scelte da fare sarà se porre dei cappotti termici sul muro interno o esterno dell’abitazione. Successivamente bisognerà scegliere i materiali per i cappotti termici, visto che non tutti i materiali sono uguali, ma ognuno ha un diverso coefficiente di conducibilità termica: anche in questo caso sarà opportuno consultare un professionista.

Bisognerà poi verificare lo stato dell'intonaco sottostante per riparare le parti deteriorate con materiali adeguati per garantire un buon fissaggio di pannelli per cappotti termici, o creando delle fasciature con rete porta intonaco, che manterranno insieme le due parti di materiali diversi, per evitare fessurazioni sulla parte dei cappotti termici installati.

Per i rivestimenti integri, ma con patine di sporco superficiali di varia natura, è opportuno pulire la parete con una idropulitrice per rendere la superficie, una volta asciugata, idonea a ricevere il trattamento.

Quando invece le superfici di rivestimento presentano una buona adesione ma una superficie esterna molto deteriorata, occorre valutare l’opportunità di creare una sottostruttura di ancoraggio da fissare sulla muratura esistente.

Cappotti termici - agevolazioni e vantaggi

Dopo aver valutato l'intervento opportuno per installare dei cappottitermici, trattandosi di spese di ristrutturazione destinate al risparmio energetico di un edificio, per accedere agli ecobonus e alle agevolazioni fiscali, che permetteranno di recuperare fino al 65% dell’investimento, bisognerà effetturare varie operazioni burocratiche, facendo eseguire il lavoro da un'impresa edile specializzata che rilasci la fattura adeguata al tipo di detrazione di cui si intende usufruire, e saldandola poi in banca attraverso una particolare tipologia di bonifico.

Procedere all'isolamento con cappotti termici porta numerosi vantaggi. Oltre a ridurre le spese per il riscaldamento fino al 60%, la procedura aumenterà inoltre la qualità della vita migliorando il confort delle abitazioni e si contribuirà alla salvaguardia dell'ambiente e alla diminuzione dell'inquinamento e dei consumi di combustibile proveniente da fonti fossili.

Le quattro possibilità di isolamento con cappotti termici sono: l'isolamento con cappotti interni, con cappotti esterni, il riempimento dell'intercapedine e l'isolamento con pareti ventilate.

Cappotti termici - cappotti termici interni

Sono cappotti termici che si installano all’interno dell'abitazione e che per questo possono isolare termicamente anche una singola stanza. Sono generalmente composti da materiali isolanti economici come polistirene e cartongesso o lana di roccia.

Con questo tipo di cappotti termici non occore per forza affidarsi a personale specializzato, in quanto i pannelli vengono anche venduti già pronti per l'installazione che, avvenendo dall'interno, non necessita neppure di ponteggi.

Questo tipo di installazione ha qualche controindicazione perché può ridurre lo spazio calpestabile e, non essendo continuo, non può attraversare i solai e tralascia i ponti termici (spazi di edificio non isolati che generano umidità) provocando anche la formazione di muffe e condensa sulle pareti, oltre all’aumento dei costi per il riscaldamento degli ambienti, ma è il più indicato se a richiederlo è un'unica unità abitativa o se la facciata è continuamente interrotta da sporti di gronda e balconi.

Può essere posato anche in copertura se ad esempio si abita all'ultimo piano, per evitare la dispersione di calore tramite la superficie del tetto. 

Negli edifici che non sono soggetti ad un riscaldamento costante, come scuole e uffici, si preferisce intervenire con i cappotti termici interni, ricoprendo i muri interni di pannelli isolanti ai quali spesso viene aggiunto il cartongesso in modo che la diffusione del calore risulti più immediata.

Cappotti termici - cappotti termici esterni

Queste tipologie di cappotti termici sono più costosi rispetto a quelli interni ma rivestono e isolano l’abitazione in ogni sua parte. Per la loro applicazione vengono applicati dei pannelli isolanti di polistirene espanso e lana minerale sulla parte esterna delle pareti che verranno saldati mediante l'intonaco e una grata che possa garantire la stabilità dei cappotti termici

Questa scelta si rivela la migliore specialmente nelle zone soggette ad una forte escursione termica durante la notte, poiché lo spessore di circa 6 cm dei pannelli per i cappotti termici esterni, protegge efficacemente dalla dispersione del calore e dall'ingresso del freddo

I cappotti termici esterni migliori sono realizzati con materiali non conduttori (di solito si tratta di materiali fibrosi), si possono distinguere i vari isolanti impiegati per la fabbricazione di cappotti termici in tre categorie: isolanti naturali (a basso impatto ambientale perché realizzati con derivati animali o vegetali); isolanti minerali (come l’argilla espansa o il vetro cellulare); e isolanti di sintesi (che hanno valori di conducibilità termica bassi, come il polistirene espanso (EPS), quello estruso (XPS) e il PVC espanso, e le resine fenoliche e altre schiume derivate dal petrolio).

Cappotti termici - riempimento dell'intercapedine e isolamento con pareti ventilate

La tecnica dei cappotti termici con riempimento dell'intercapedine è storicamente la più diffusa in Italia: si tratta di riempire l'intercapedine centrale dei muri con degli appositi isolanti di materiale sciolto, come il sughero o l'argilla espansa, oppure materiale inizialmente liquido, ad esempio la resina.

Il vantaggio principale di queste installazioni è l'economicità, in quanto non necessita di collanti, tasselli o reti, ma comporta anche degli svantaggi: questa tecnica è realizzabile quasi esclusivamente sulle nuove costruzioni e non risolve la presenza dei ponti termici, rischiando condense interne con formazione di muffe.

L'isolamento con pareti ventilate è un sistema di cappotti termici che garantisce anche un isolamento acustico. Consiste nell'utilizzo di due pannelli: uno esterno, più spesso, ed uno interno, meno spesso tra i quali è presente una camera d'aria di circa 4 cm riempita con lana di roccia.

Cappotti termici - le aziende

Esistono molte aziende specializzate in termografia che vendono prodotti per realizzare dei cappotti termici, tra esse troviamo la Roefix, un'azienda tradizionale fondata nel lontano 1888; la Bioisotherm che si occupa di costruire edifici di classe A per risparmiare e rispettare l'ambiente; la FassaBortolo, che ha 12 stabilimenti in tutta Italia e offre una vasta ed articolata gamma di prodotti e soluzioni; e la Brianza Plastica, esistente dal 1962 nel settore dell'edilizia di copertura.

Visti i diversi tipi di cappotti termici esistenti speriamo di avervi fornito abbastanza informazioni sull'argomento e, se avete trovato l'articolo interessante, vi consigliamo di continuare a seguire il nostro portale tramite le pagine sociali di Facebook e Twitter.



Potrebbe interessarti anche