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Dom, Mag

News Lavoro

Con la sentenza depositata il 10 Settembre 2015, la Corte di giustizia dell'Unione europea, nel segno della salute e della tutela della sicurezza dei lavoratori, ha stabilito che dovranno essere considerati come "orario di lavoro" tutti gli spostamenti dei dipendenti dal proprio domicilio presso quello del cliente per l'esecuzione di prestazioni di lavoro.

Casa e cliente: nuovi orari di lavoro

La questione in oggetto è stata esaminata a causa della domanda di pronuncia pregiudiziale rivolta alla Corte di Giustizia dalla Corte nazionale Spagnola per un fatto che riguardava alcuni lavoratori, che si dedicavano all'installazione e alla manutenzione di diversi sistemi di sicurezza, nell'ambito di una polemica sorta dopo il rifiuto della società Tyco di riconoscere come “orario di lavoro” il lasso di tempo che i propri lavoratori dipendenti impiegavano ogni giorno per spostarsi dal proprio domicilio al primo cliente e dall'ultimo cliente al proprio domicilio.

Questi spostamenti venivano considerati dalla società Tyco come periodo di riposo. In totale disaccordo la corte di Giustizia che ha evidenziato come tutte le funzioni e le attività dei lavoratori dipendenti vengono svolte durante l’intera durata di questi spostamenti ed in tutto questo lasso di tempo il lavoratore è a totale disposizione del datore di lavoro e raggiunge tutti i clienti su sua indicazione «per poter fornire prontamente le adeguate prestazioni in caso di bisogno».

Un altro dato molto importante da tenere in considerazione è che durante lo spostamento, il lavoratore dipendente non può gestire il tempo a disposizione a suo piacimento, ma al contrario è obbligato «giuridicamente ad eseguire le disposizioni del proprio datore di lavoro e ad esercitare la propria attività per il medesimo».




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