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Gio, Nov

Ristrutturazione

La casa è soggetta all'usura del tempo e quindi periodicamente richiede degli interventi di manutenzione e, in alcuni casi, degli ampi progetti di ristrutturazione. Gli interventi di ammodernamento e riqualificazione spesso però prevedono dei costi che non sono sempre sostenibili e, se si ha un po' di dimestichezza con l'edilizia, si preferisce ricorrere alla più economica ristrutturazione fai da te. Oltre alla manodopera, si può risparmiare anche sui prodotti per la ristrutturazione, perché sono facilmente reperibili.

Online ci sono infatti diversi e-commerce per la casa che consentono di ordinare in pochi clic tutto il materiale che occorre. Per operare in maniera autonoma con lavori di ristrutturazione in casa bisogna però tenere conto di alcuni aspetti, burocratici e pratici. Abbiamo selezionato tutto quello che occorre sapere per iniziare a lavorare in casa senza rischi.

Le pratiche burocratiche per la ristrutturazione

Il primo aspetto da considerare è quello burocratico. In Italia infatti per ogni tipologia di opera edilizia da realizzare c'è un iter burocratico da seguire. Le normative nazionali, regionali e comunali contengono tutti gli obblighi di legge a cui bisogna sottostare per le opere edilizie e le pratiche vanno sempre redatte da un professionista. Per conoscere i dettagli, il consiglio è di rivolgersi al comune di residenza, che provvederà a fornire le informazioni e la modulistica necessarie per l'inizio dei lavori.
Per tutte le opere che riguardano la manutenzione straordinaria, il risanamento, il restauro e la ristrutturazione va sempre presentata la pratica edilizia in comune.

Gli interventi di edilizia libera

L'istanza al comune non deve essere presentata per interventi minori, che a partire dal 2018, sono stati inseriti nel cosiddetto Glossario dell'Edilizia Libera, ossia un elenco, costantemente aggiornato, che riporta tutti gli interventi che si possono realizzare senza chiedere alcune autorizzazione.

Ci si riferisce a opere che riguardano la manutenzione ordinaria, come la riparazione, il rinnovamento o la sostituzione di finiture degli edifici e tutti gli interventi che hanno l'obiettivo di mantenere integli ed efficienti impianti ed elementi già esistenti.

Anche se i lavori possono essere eseguiti senza richiedere autorizzazioni, non bisogna dimenticare che si devono rispettare le normative di settore che disciplinano l'edilizia, come ad esempio le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie e tutte le disposizioni di tutela che riguardano il rischio idrogeologico e la tutela del paesaggio e dei beni oggetto di interesse culturale.

Come funziona la ristrutturazione fai da te in condomini

Se l'appartamento oggetto della ristrutturazione si trova in un condominio, il Codice Civile prevede che il condomino debba avvisare l'amministratore. I lavori non devono incidere sulle parti comuni e devono rispettare i limiti del regolamento del condominio. In alternativa bisogna chiedere autorizzazione al condominio e allegare il documento alla pratica edilizia. La legge obbliga ad esporre davanti alla porta di casa il cartello dei lavori con il numero di protocollo della pratica e i dati dei soggetti coinvolti nel lavoro.
Si consiglia inoltre di apporre all'ingresso un cartello che avvisi dell'inizio dei lavori e che porga delle scuse per gli eventuali disagi.

Come ottenere le agevolazioni fiscali per la casa
Fino al 2024 c'è la possibilità di accedere a numerose agevolazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici. Oltre al rimborso Irpef, si può inoltre richiedere uno sconto immediato in fattura o la cessione del credito a terzi, operazioni quest’ultime che permettono di ricevere subito lo sconto andando a ridurre i costi in maniera immediata.



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