Come molti avevano previsto, gli accordi e le promesse fatte durante il vertice di Copenhagen del Dicembre scorso da parte del nostro paese.
Italia e rinnovabili
Infatti la maggioranza, che con Lega Nord e Pdl in primo piano, si è appellata alla clausola di revisione ed ha presentato la mozione 248 per scegliere una linea decisamente meno innovativa e sostenibile rispetto alle soluzioni europee precedentemente discusse. Secondo la maggioranza l'accordo raggiunto per la riduzione dei gas serra e l'aumento dell'efficienza energetica e di impianti rinnovabili del 20% sarebbero soluzioni superflue e superate, date da enti e fonti poco attendibili e soprattutto catastrofiste.
L'attuale governo continua affermando la propria propensione verso una maggiore sostenibilità ambientale, ma disapprova le soluzioni europee adottate visto la poca credibilità di determinati dati. Secondo l'Ipcc, organismo scientifico dell'Onu, il riscaldamento del pianeta sarebbe riconducibile unicamente all'anidride carbonica e non ad altri processi ed effetti naturali. Inoltre gli aiuti statali alle rinnovabili sarebbero ingiusti perchè disturbano la normale concorrenza del mercato dell'energia ed il rispetto del Protocollo di Kyoto porterebbe pochi vantaggi rispetto alle limitazioni a cui bisognerebbe sottoporsi.
L'opposizione italiana ha invece espresso la propria preoccupazione sull'argomento, ricordando quanti sforzi e passi avanti siano stati fatti su questo tema negli ultimi anni, anche da paesi come Cina e Stati Uniti, da sempre contrapposti fortemente alla Green Economy e tendenzialmente contrari a qualunque dialogo riguardante l'argomento ambiente ed economia. Questo passo indietro del nostro paese sarebbe ovviamente un duro colpo a quanti speravano nel vertice di Copenhagen per trovare degli accordi che portassero ad un futuro più sostenibile per il nostro pianeta.
Durante l'incontro di Dicembre inoltre l'Italia aveva sottoscritto impegni con i paesi extracomunitari solitamente più inquinanti e meno inclini a soluzioni "verdi" ma lo stesso governo ha ritrattato e sconfessato tali impegni, portando cosi alla futura estromissione dell'Italia dai negoziati con tali Nazioni.
Per concludere, è bene aggiungere che il sottosegretario Ravetto ha precisato che questa clausola di revisione su cui si basa la presentazione della mozione sull'accordo 20-20-20 non esiste e che il rapporto dell'Ipcc non ha mai messo in dubbio i gravi problemi e le responsabilità del riscaldamento globale ma solo i tempi di scioglimento dei ghiacci Himalayani.