Sono previsti ben 87 interventi per la ristrutturazione e l’ammodernamento tecnologico nel Piano per l’edilizia sanitaria, i finanziamenti arrivano da fondi statali e regionali ed ammontano a 264 milioni di euro. La presentazione del piano per l'ediliza sanitaira è avvenuta lo scorso 27 maggio per mano del Governatore Nicola ZIngaretti e del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Nuovi finanziamenti per l'edilizia sanitaria nel Lazio. Scopriamo le novità
I fondi previsti nel piano di edilizia sanitaria sono destinati a sei ambiti diversi in cui si intende intervenire: l’ammodernamento tecnologico occupa il primo posto, con uno stanziamento che si aggira intorno al 18% del totale delle risorse. Di seguito, aggiudicandosi l’11% delle risorse, si trovano gli interventi destinati ad ampliare reparti ostetrici, nido e terapia intensiva neonatale.
Proseguendo nel piano di edilizia sanitaria si trovano anche importanti stanziamenti per l’apertura e la ristrutturazione di consultori e servizi dedicati alla salute mentale. Il piano di edilizia sanitaria prevede nello specifico 65 milioni per intervenire nelle Asl del territorio comunale e 57 milioni per quelle competenti alla provincia.
Viterbo e Rieti anche sono interessate da una serie di interventi con un budget di 10 milioni.
Il piano di edilizia sanitaria finanzierà inoltre con una somma, pari a 100 milioni, lavori di ammodernamento e adeguamento di strutture ospedaliere che da tantissimi anni fanno da punto nevralgico in una regione densamente popolata come il Lazio. A beneficiarne saranno: L'ospedale San Giovanni, il San Camillo, l'Umberto I, l'ospedale Tor Vergata, lo Spallanzani e il Sant'Andrea.
Come si può comprendere dalle affermazioni del presidente della regione Nicola ZIngaretti e del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin l’intenzione del piano di edilizia sanitaria è quella di dare una svolta alle infrastrutture e rendere nuovamente attivi tutti quei servizi “vicini” ai cittadini.
L'obiettivo sembra quello di normalizzare la vita sanitaria di una città mettendola direttamente al passo con le realtà circostanti, nazionali e non per sfruttare a pieno l’occasione generata dalla volontà di investire in un settore, quello dell'ediliza sanitaria, che non vedeva nuove possibilità ormai da diversi anni.