Per sviluppare un comparto in crisi ormai da anni come quello dell’edilizia la Regione ha deciso di istituire un tavolo con le associazioni dei costruttori e gli altri enti locali interessati per sostenere “un ramo che ha sofferto molto gli effetti della crisi” ha dichiarato il Presidente Renata Polverini.
Edilizia Lazio: lo sviluppo del settore
Il tavolo tra Istituzione e organizzazioni di categoria era stato richiesto proprio dai costruttori che si erano riuniti nella sede dell’Acer per affrontare la crisi che coinvolge il comparto edile romano e regionale. Secondo Polverini però ''la Regione con l'approvazione da parte della Giunta del Piano casa con la nuova formulazione rappresenterà finalmente anche un volano per l'occupazione, in particolare proprio per le imprese edili.
Così come altre importanti opere infrastrutturali, che grazie all'impegno di questa giunta hanno avuto il via libera, tra le quali la Roma Latina, la ferrovia Roma-Viterbo e il nuovo Porto di Anzio, porteranno ossigeno alle tante imprese''.
"Abbiamo sottoscritto un accordo con i costruttori - ha proseguito la Governatrice Polverini - che parte dai pagamenti, abbiamo messo in campo il patto regionalizzato e interventi. Mi pare che la Regione - ha concluso - abbia risposto di più e meglio di altre regioni". Sulla stessa linea d’onda è anche il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che si è dimostrato favorevole alla concertazione con i costruttori dichiarando: ''Aderisco con convinzione alla proposta di un tavolo interistituzionale per rilanciare il comparto delle costruzioni lanciata da Acer, Ance Lazio, Cna, Federlazio e Legacoop .
Solo con una forte collaborazione fra le Istituzioni si possono tagliare quelle procedure burocratiche che rinviano nel tempo e rendono incerti tutti gli iter approvativi delle opere pubbliche e delle trasformazioni urbanistiche''.
Edilizia Lazio – la questione dell’abusivismo edilizio
Tra gli anni che vanno dal 2004 al 2009 sono stati oltre 41 mila gli abusi edilizi nella regione, di questi più di 14 mila sono stati rilevati nel territorio del Comune di Roma. Sono questi i dati che sono emersi dalla Relazione sullo stato dell’abusivismo edilizio presentato dall’Assessore all’urbanistica regionale Luciano Ciocchetti. Tra le aree maggiormente colpite dal fenomeno sono le coste laziali, dove sono circa il 22% del totale degli abusi. “Dal 2004 al 2009 – prosegue il rapporto - si è registrato un calo progressivo del numero di abusi edilizi rilevati.
In particolare, tra il 2004 e il 2005 si ha una flessione media del 30,5 per cento e tra il 2005 e il 2009 del 26,4 per cento”. Il 2009 è stato l'anno con il più basso numero di abusi, pari a 6.200, di cui il 16% si è rilevato a Roma; la maggior parte degli illeciti riguarda interventi di nuova costruzione, ampliamenti di fabbricati esistenti, nuovi gazebo, tettoie e pensiline. Il 25% dei 41.588 abusi edilizi compiuti tra il 2004 e il 2009 ricadono in aree vincolate.
Per bloccare questo fenomeno la Regione sta partendo con una serie di interventi, come la predisposizione di un Testo unico per il governo del territorio e di un Piano Territoriale Generale Regionale. Inoltre, è in corso la riconfigurazione del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale e dei programmi e interventi per la riqualificazione delle coste laziali.
Altro importante traguardo per semplificare procedure è stato realizzato il Sistema Informativo per la gestione delle pratiche relative all'abusivismo, messo a punto dal Lait spa, l'azienda di innovazione tecnologica regionale. Questo Sistema permette la gestione delle pratiche amministrative e l’azione di vigilanza e controllo dell’abusivismo edilizio in ambito regionale, attraverso l’aggiornamento sistematico dei dati.
La Relazione sullo stato dell’abusivismo nella Regione, evidenzia che i fenomeni della costruzione illegale rappresentano un elemento significativo e in alcune aree del nostro territorio anche preoccupante, nella trasformazione dei territori e delle città.
Edilizia Lazio – in calo le imprese
Il Presidente Ance regionale Stefano Petrucci ha denunciato che ''il calo di attività ha comportato, in un anno, un calo di 1.032 imprese (pari al 7% del totale) tra quelle iscritte alle Casse edili''. Ma le imprese che hanno abbandonato l'attività sono molte di più e soprattutto riguardano le imprese con titolare italiano, come evidenziato dal dato relativo alle imprese con titolari stranieri, raddoppiate in un anno nella provincia di Frosinone e cresciute del 19% in provincia di Latina, mentre nella provincia di Roma le imprese sono invece calate e in misura superiore alla media (-9,7%). Le imprese di costruzione nel hanno perso oltre 7.700 operai rispetto al 2009.