Rivestire e decorare gli spazi esterni della propria casa o gli spazi pubblici utilizzando una pietra come il porfido, permette di contenere i prezzi ed ottenere un risultato di valore. Il porfido trentino riveste da tempo importanti piazze e centri storici, sia in Italia che in Europa ed è perfetto per la realizzazione di pavimentazioni per esterni.
Tutti i segreti per applicare il porfido per esterni
Il porfido è una pietra molto resistente e difficilmente subisce alterazioni nel tempo, essendo una pietra naturale, presenta un alto rendimento estetico e offre la possibilità di scegliere tra diverse e interessanti cromie. Le lavorazioni che caratterizzano il porfido sono molteplici e permettono di applicarlo in contesti differenti rendendo questo materiale molto versatile.
Porfido per esterni – Cos'è?
Il porfido per esterni è una pietra ideale per creare continuità tra interno ed esterni, si adatta a contesti sia storici che naturali, inoltre la sua caratteristica ruvidità lo rende un ottimo antisdrucciolo; una certezza dal lato della sicurezza. Resistente al gelo e agli agenti chimici richiede poca manutenzione. Il porfido per esterni è una pietra naturale impiegata per la realizzazione di pavimentazioni, complementi di arredo per l'edilizia e per l'arredo urbano in ambito sia pubblico che privato.
Porfido per esterni – Piastrelle segate o tranciate che differenza c'è?
Le piastrelle segate di porfido per esterni presentano un piano di cava naturale liscio al tatto. Grazie alla lavorazione con una particolare fresa si presentano uniformi e risultano indicate per realizzare viali esterni dall'aspetto pulito ed elegante. La precisione del taglio delle coste, inoltre, permette di realizzare pavimentazioni con fughe ridotte rendendo appena visibile la parte cementizia rispetto al piano in pietra che in questo caso predomina.
Le piastrelle a spacco o tranciate invece, presentano un piano ruvido e le coste vengono lavorate con una trancia a cuneo. La loro particolare “naturalezza” le rende molto adatte a rivestire esterni dall'aspetto grezzo anche perché questa particolare lavorazione nella posa in opera, porta alla creazione di fughe più visibili rispetto ai modelli segati. Le differenze sostanziali tra le due lavorazioni del porfido per esterni, fatta eccezione della resa estetica, riguardano le misure standard adottate nella produzione delle piastrelle e il prezzo; più basso per quanto riguarda quelle tranciate poiché soggette ad una lavorazione meno specifica.
Sul sito dell'azienda Porfido Odorizzi è possibile visionare nel dettaglio il tipo di lavorazione e le misure standard di ogni singolo mattone di porfido unito alla possibilità di rivolgersi ad esperti nel settore, da più di sessant'anni, per preventivi ed informazioni dettagliate.
Porfido per esterni – Cubetti e composizioni
I cubetti di porfido si prestano a moltissimi tipi di creazioni per decorare gli esterni e si adattano facilmente a contesti storici e naturali. Se si adottano i cubetti per creare la propria pavimentazione è possibile sfruttare i differenti sistemi di posa che donano all'opera finita effetti e giochi di forme particolari. L'azienda Porfido Kern estrae e lavora solo il porfido trentino delle proprie cave e propone, all'interno del proprio portale alla sezione “posa in opera”, diverse soluzioni decorative tra le più adottate, come la composizione a coda di pavone, ad archi contrastanti, a cerchi concentrici o semplicemente a file parallele.
Un'alternativa per sfruttare più cromie nelle composizioni da realizzare è rappresentata dal porfido Rosso Cuasso, interessante sfumatura che differisce da quelle del porfido trentino. Le Cave Bonomi, propongono all'interno del proprio portale, soluzioni in pietra naturale di ogni genere (la pietra naturale viene estratta nella zona di Varese presso la località di Cuasso al Monte in Lombardia). Rivestimenti esterni e realizzazioni artistiche, come fontane e manufatti di pregio, sono visibili nelle varie sezioni che compongono il sito.
Porfido per esterni – Smolleri e binderi, utilità e rifiniture
Gli smolleri di porfido sono caratterizzati da una facciata grezza a vista e dimensioni variabili. Sono particolarmente indicati lì dove serve aumentare l'attrito del piede o della ruota. Questo tipo di lavorazione in porfido viene impiegata soprattutto per rendere percorribili e più sicure, strade di montagna o vicoli situati in borghi arroccati e molto in pendenza. L'aspetto che donano alle superfici esterne così rivestite risulta molto rustica, quindi è necessario capire preventivamente l'effetto che si vuole ottenere.
I binderi di porfido hanno il lato superiore a piano di cava e le coste tranciate, sono utilizzati principalmente a scopo contenitivo o divisorio.
Vengono impiegati principalmente per contenere pavimentazioni in cubetti, aiuole, aree verdi o per creare delle variazioni nella composizione dei pavimenti o cunette di raccolta dell'acqua piovana. Si distinguono in normali o giganti a seconda delle dimensioni e sono molto indicati anche per spazi esterni soggetti a traffico pesante perché molto resistenti.
Porfido per esterni – La posa in opera
La posa in opera è la parte fondamentale che determina la riuscita o il fallimento di un progetto di rivestimento esterno. Il lavoro di un posatore non può assolutamente essere sostituito da un improvvisato fai da te ed è bene comunque tenere conto di diversi fattori fondamentali come la fondazione e il sottofondo prima di iniziare.
La fondazione è il piano naturale che ospiterà il porfido. I fondi esterni che si prestano meglio sono quelli ghiaiosi e rocciosi, discreti invece i fondi argillosi e sabbiosi. Per il sottofondo viene utilizzato solitamente il massetto in calcestruzzo grazie ad una rete metallica affogata nel cemento garantisce un buon assorbimento delle vibrazioni anche nei casi soggetti a particolari sovraccarichi e sollecitazioni.