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Sab, Nov

Ristrutturazione

Il tetto rappresenta la parte di un edificio dalla quale derivano i maggiori benefici e comfort ambientali di una abitazione se la ditta edile che lo ha costruito ha fatto il lavoro a regola d'arte. Un tetto in perfette condizioni garantisce la giusta protezione alla propria casa, ma poiché subisce naturalmente le aggressioni del tempo e le condizioni atmosferiche, dal rigido freddo invernale al caldo torrido estivo, richiede manutenzione e all'occorrenza una ristrutturazione. Per scongiurare fenomeni quali infiltrazioni, muffa, dispersioni termiche e danni alla struttura stessa della casa, dovrai rifare il tetto, almeno ogni 10 anni in base alla sua età. Comunque, è importante far controllare il tetto almeno una volta all'anno e dopo ogni episodio importante di maltempo.

 

Quando e come intervenire

Rifare un tetto è costoso e complicato ma essenziale quando la sua struttura o le tegole sono in cattive condizioni. L'operazione è abbastanza complessa e richiede l'intervento di professionisti del settore. In ogni caso, bisogna porsi le domande giuste prima di iniziare il lavoro. Prima di intraprendere qualsiasi costruzione o ristrutturazione di tetti, è importante essere a conoscenza delle normative vigenti a livello nazionale e locale.

Il rifacimento del tetto richiede, inoltre, una attenta analisi di base sullo stato di fatto e un'attenta preventivazione dei costi necessari alla sua ristrutturazione.

In base all'età del tuo tetto, chiedi regolarmente un controllo da parte di un tecnico esperto anche a seconda del materiale con il quale è fatto:

  • ogni 10 anni per un tetto di dieci anni o meno;
  • ogni 2 anni per un tetto di almeno 20 anni;
  • ogni anno per un tetto con più di 40 anni.

Ci sono una serie di segnali che ci possono far capire che il tetto necessita di un intervento manutentivo. I segnali più evidenti possono essere la presenza di scheggiature o fessure del materiale che costituisce il tetto. Nel caso di un tetto rivestito con tegole, queste possono scivolare quando non sono ben attaccate alla struttura, il che rappresenta anche rischi per l'incolumità e la sicurezza di tutti.

Rifacimento del tetto

Il modo più semplice, prima di procedere con i lavori, è fare un inventario delle diverse parti da sostituire. Ecco gli elementi del tetto da controllare, dall'esterno verso l'interno:

  • la progettazione;
  • la copertura che protegge dagli eventi atmosferici, separando con uno strato l'interno dall'esterno, attraverso l'utilizzo di materiali prettamente certificati;
  • la solidità del telaio;
  • la cornice;
  • l'isolamento che serve a ridurre i consumi energetici in quanto limita la fuoriuscita di calore, di circa il 45%, dalla copertura, consente quindi di tenere le pareti calde d'inverno e fresche d'estate;
  • l'impermeabilizzazione che tutela dagli eventi atmosferici e dai fenomeni di condensa e contribuisce al risparmio energetico;
  • il drenaggio per l'acqua piovana;
  • la ventilazione che serve a smaltire il calore accumulato sotto le tegole, a tenere asciutto il sottotegola e ad ottenere lo scioglimento controllato della neve, assicurando salute e una lunga durata al manto di copertura;
  • lo spazio e le aperture, a volte è possibile installare un'apertura più ampia o più moderna, oppure sviluppare l'attico o costruire una piccola terrazza. È persino possibile cambiare la pendenza del tetto.

Una volta verificato lo stato del tetto, per la ristrutturazione, si dovranno attuare le seguenti fasi:

  • smantellamento del vecchio tetto mediante l'asportazione delle tegole o dei coppi, dei materiali di isolamento, delle travi eventualmente deteriorate e dei pluviali;
  • smaltimento di tutti i materiali della vecchia copertura presso i centri preposti;
  • sistemazione di eventuali travi o travette;
  • impermeabilizzazione;
  • posa in opera di perline;
  • isolamento termico tramite l'uso di materiali come il poliuretano espanso;
  • ventilazione e microventilazione;
  • montaggio delle nuove grondaie;
  • posa in opera delle tegole o dei coppi o di altro materiale quali legno lamellare.

Denuncia di inizio attività o permesso a costruire

I lavori di restauro o riparazione che non cambiano l'aspetto del tetto non sono soggetti ad alcuna dichiarazione al comune dove è situato l'edificio. Se si tratta di sostituire le tegole rotte, ad esempio, non è necessaria l'autorizzazione. Però, se si intraprende un lavoro che modifica l'aspetto esteriore, si dovrà presentare una denuncia di inizio attività (DIA) o una richiesta di permesso a costruire.

Il primo caso si avrà qualora si volesse installare un lucernario o usare lo stesso materiale di copertura ma di diversa forma o colore, oppure in caso di una ricostruzione totale del tetto identico all'originale; invece, in caso di costruzione ex novo o di sollevamento del tetto, di modifica della pendenza o del materiale di copertura sarà obbligatorio un permesso alla costruzione.

Costi di rifacimento di un tetto

Il costo della riparazione di un tetto viene valutato caso per caso, in quanto vi sono molti criteri da prendere in considerazione, in particolare, la superficie, il tipo di tetto, la sua forma o il tipo di isolamento o ventilazione.

Mediamente, i prezzi si aggirano intorno ai 150,00/180,00 € al metro quadro a cui aggiungere circa 70,00/100,00 € al metro quadro per i materiali speciali per l'isolamento termico. Un tetto costruito a norma, infatti, garantisce non solo protezione ma anche un buon investimento in termini di risparmio dei costi di raffreddamento e riscaldamento e dei costi di gestione attraverso i benefici fiscali previsti dalla normativa sul risparmio energetico.

Il costo complessivo dei lavori si differenzia anche in base alla zona geologica, i prezzi applicati per la manodopera e per l'acquisto dei materiali può variare da regione a regione.

Da tenere in considerazione anche i costi del noleggio della gru, per il montaggio e smontaggio dell'impalcatura, nonché di eventuali oneri e permessi da richiedere prima di iniziare i lavori. Inoltre, in presenza di materiali nocivi quali "eternit", bisogna aggiungere ulteriori spese per lo smaltimento che verrà effettuato da ditte specializzate nella bonifica amianto.



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