Roma deve essere non solo la capitale istituzionale d'Italia ma deve essere presa a modello da tutte le altre città italiane per quanto riguarda lo sfruttamento delle energie sostenibili. "Dopo il Referendum bisogna costruire un nuovo modello di sviluppo e puntare su un modello alternativo al nucleare che sia sostenibile e credo che Roma possa essere all’avanguardia di questo modello."
Energie rinnovabili nella capitale: storie di successo
Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno, al termine del convegno 'Energie metropolitane: l'esempio di Roma capitale', ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano di commentare la riduzione degli incentivi alle energie rinnovabili da parte del governo.
Energie sostenibili metropolitane
Il referendum del 12 e 13 giugno ha sconvolto il panorama politico italiano. Poche parole riescono a riassumere meglio lo stato delle cose, come quelle del Sindaco di Roma Capitale...
"Le rinnovabili fanno parte naturalmente dello sviluppo italiano, quindi credo che debbano essere dati incentivi e regole premianti per permettere alla produzione di energie sostenibili di andare avanti. Noi faremo la nostra parte come soci di maggioranza di Acea, facendo di questa azienda una grande impresa nel settore delle rinnovabili."
Non è un caso che proprio Acea sia una delle aziende metà pubbliche e metà private più colpite dal referendum sull’acqua. Infatti, oltre alla rete elettrica, gestisce anche quella idrica: il bucherellatissimo acquedotto romano. Laddove, però, i primi due quesiti hanno tolto la possibilità di guadagnare su un bene comune come l’acqua. il terzo quesito ha di fatto rilanciato le rinnovabili.
Da ciò l’auspicio del Sindaco: "Andremo avanti e faremo investimenti. Dobbiamo fare in modo che tutto questo crei un reale interesse economico."