Il 20 ottobre scorso la Conferenza Unificata ha dato il via libera al documento contenente l’indice cui i Comuni dovranno rifarsi per la stesura delle 42 definizioni standardizzate e dei regolamenti. Perché le Regioni recepiscano il Regolamento Edilizio Tipo e le definizioni decorre il termine di 180 giorni a partire da questo momento.
Regolamento Edilizio Tipo - Cosa prevede
Entro fine Aprile 2017 quindi si concluderà il reperimento da parte delle Regioni, poi toccherà ai comuni, che avranno altri 180 giorni per mettere in pratica e adottare i nuovi regolamenti edilizi sulla base dello schema tipo. Questo significa che entro ottobre del prossimo anno il panorama delle normative edilizie dovrebbe apparire molto semplificato.
Per quanto riguarda le previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici vigenti, queste rimarranno intatte. Questo permetterà a Regioni e Comuni di effettuare degli adattamenti in base alle loro specificità territoriali nel recepimento del regolamento edilizio tipo, specificando e semplificando l'indice o individuando definizioni standardizzate che siano in grado di incidere in maniera importante sulle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici vigenti. In questi casi, le Regioni potranno adottare in via transitoria indicazioni tecniche per la loro corretta interpretazione.
In merito alla definizione di "superficie accessoria", sarà compito della singola Regione decidere rispetto alla definizione d'uso dell'edificio, quali parti rivestono un carattere accessorio.
Il Regolamento Edilizio Tipo si divide in due parti:
- Princìpi Generali
- Disposizioni Regolamentari Comunali.
Nella prima parte, Principi Generali, è riportata la modulistica unificata completa di elaborati da allegare, i requisiti generali delle opere edilizie come densità e distanze tra edifici e limiti di altezza, la definizione delle destinazioni d’uso e degli interventi edilizi, la definizione dei parametri urbanistici ed edilizi, le procedure da seguire per ottenere e depositare i titoli abilitativi, la modulistica unificata completa di elaborati da allegare e le regole per gli immobili vincolati.
Nella seconda parte, Disposizioni Regolamentari Comunali, sono riportate invece le norme su sostenibilità, qualità e requisiti tecnici complementari. Ad ogni modo, si legge nel decreto, bisognerà perseguire gli obiettivi di estetica, igiene pubblica, superamento delle barriere architettoniche, semplificazione, riqualificazione urbana e incremento della sostenibilità ambientale.
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